mercoledì 10 settembre 2014

il merletto a tombolo!


Lo scorso inverno mentre lavoravo a questo merletto al tombolo, mi è capitato più di un paio di volte che sentissi qualche amica e mi chiedesse: "Che fai?". E io "lavoro al tombolo". E in risposta "Cosa? cos'è il tombolo?". E come lo si può spiegare per telefono?
E allora mi viene in soccorso WhatsApp e tutte le sue faccine, la camera del cellulare e click ... invio questa foto.


Le reazioni sono ovviamente di vario genere, molto simili a quelle di quando dici ... "sai mi piace ricamare"... "ma come ti va!! ma che pazienza ... ma che ci troverai!!!".
Beh, vi sfido a tenere in mano i fuselli e a cominciare a girare intorno a quell'infinità di spilli e a tessere la vostra tela. Il tombolo è magia!
Già solo il rumore dei fuselli che picchiettano tra di loro è magico. E poi c'è la "strada".
Una delle prime cose che mi ha detto la mia maestra, incoraggiandomi a sperimentare questa tecnica, è stata: "Cerca da te la tua strada. La tua non sarà mai uguale a quella di un'altra".
E infatti, lei odia gli schemi "già bucati"; quegli schemi cioè dove un'altra merlettaia ha già tracciato la strada per voi, segnando con un "buchino" la posizione di tutti gli spilli. Ognuna cammina da sé! E volendo dare maggior significato all'esperienza, quella forma di libertà è ciò che fa del mestiere della merlettaia a tombolo, la parte più creativa.


Se cercate informazioni in rete circa il merletto a tombolo, vi perderete. Vi è un'infinità di metodi, strumenti e schemi che ti ci puoi perdere. Quasi ogni regione italiana, ogni stato europeo lavora a tombolo con molte varianti. 
Per quanto mi riguarda lavoro a tombolo da soli due anni, ma i risultati ci sono e questo per ora mi basta.

Sto sperimentando ora l'utilizzo di fuselli in resina colorata. Sui diversi tipi di fuselli potremmo aprire una digressione lunghissima. Vi sono una miriade di tipi di fuselli, diversi per la forma e il tipo di legno. Si va dai fuselli del legno più comune a quelli più pregiato, come l'ulivo, che il solo maneggiarli raddoppia il piacere della lavorazione. I fuselli in resina sono di una consistenza totalmente diversa.
Essi sono in primo luogo più pesanti di circa 2 g. rispetto a quelli di legno e già in questo vi è una bella differenza; la tensione che mantiene il filo è notevole!


Pochi giorni fa ho deciso di rifare il mio primo lavoro. Si tratta di un centrino molto semplice e di facile esecuzione, che ovviamente in prima battuta non ho eseguito al meglio. Ho caricato i fuselli con del filo n. 40 colore bianco e ho scelto, tra la mia gamma di colori, i fuselli rosati. L'effetto è molto bello! Insomma, niente male come divertimento, no?

lunedì 18 agosto 2014

Maristella

Che bello il nome Maristella! Il suo significato é "principessa luminosa".
Credo che la mamma di questa bimba non abbia scelto il nome a caso. L'augurio è che la piccola sia emozione, condivisione, gioia pura!
E intanto fervono i preparativi ...
Per Maristella è stato pensato un lenzuolino da culla con il suo nome senza aggiunta di altri ghirigori, perchè il suo nome è già bello lungo e riempie completamente e con grazia la riversina del lenzuolo.


Ho ricamato il nome a punto mosca, inserendovi qua e là alcuni fiorellini. Alla mamma di Maristella sono piaciute in particolare le due "L", con il fogliame realizzato a punto margherita e piccoli fiorellini lilla e giallo, a punto nodini. 

Per la federina ho ripreso di nuovo l'iniziale della bimba, scegliendo un verde di una tonalità più scura e altro genere di fiori.



Forza Maristella! è tutto pronto, ti aspettiamo ...

martedì 5 agosto 2014

leggero come il ... "punto ombra"

Il punto ombra è uno dei punti più belli del ricamo classico e può essere utilizzato per realizzare molti manufatti, dai bavaglini dei bimbi, ai lenzuolini, federe, tovagliette e ... tendine!
Trovo che questo tipo di punto sia molto adatto per abbellire le tendine montate a vetro, perchè la luce che le attraversa rende piena la delicatezza e preziosità di questo genere di lavorazione.
Il punto può essere eseguito su tessuti di vario spessore, ma ovviamente più la trama si presenta leggera e trasparente, più l'effetto finale sarà quello desiderato.

L'anno scorso feci un acquisto sul sito della Dover edizioni, che ha una serie dedicata al ricamo intitolata Dover Needlework Series. Tra i vari libri me ne feci inviare alcuni sul chiacchierino, che in realtà non ho ancora usato perchè è una tecnica che non mi fa impazzire, una raccolta di motivi floreali e un libretto del 1999 con schemi decalcabili per il punto ombra. Da questa raccolta di disegni ho preso l'ispirazione per la tendina di una delle finestre di casa.

Naturalmente per questo genere di ricamo, i fiori di ogni genere e gli animali dalle forme sinuose sono i più adatti. 

Ho aspettato che girasse il sole per fotografare la tenda e il ricamo al meglio.

La tenda è stata realizzata interamente a mano con orlo a giorno e tre barrette di gigliuccio centrali. Il motivo floreale viene ripetuto quattro volte.
L'effetto finale è davvero grazioso!



mercoledì 30 luglio 2014

Redwork

Il redwork è una tecnica di ricamo molto semplice e di effetto, la quale impiega un unico colore: il rosso.
I motivi sono molto semplici: disegni di animali, scenette per bambini, elementi naturalistici. Si impiega solitamente il punto erba che per la sua semplicità e regolarità dell’esecuzione, ben si adatta a riprodurre il disegno scelto.
Il redwork può essere eseguito anche con altri colori, allora si avrà il greenwork, bluework e così via. Il redwork realizzato in nero viene chiamato black-redwork, da non confondersi con il blackwork che è una tecnica a sé.
Il colore rosso più utilizzato nel redwork è il n. 498 (rosso natalizio scuro) della DMC, ma si trova impiegato anche il n. 817 (rosso corallo) e il n. 304 (rosso natalizio medio-scuro).
Online si trovano parecchi disegni che possono essere riprodotti con questa tecnica. Basta digitare “redwork” e via con la fantasia!
Ne sono un esempio questi sacchetti che ho realizzato di recente, scaricando semplicemente dal web i disegni che mi piacevano di più. Ne ho una cartellina piena ...



sabato 26 luglio 2014

Diane Lampe: fiori e ricamo

Immergersi nei libri dedicati al ricamo dei fiori di Diane Lampe é affascinante. Ho scoperto i suoi libri grazie a Elisabetta (http://elisabettaricami.blogspot.it), che ha eseguito magistralmente delle iniziali a fiorellini. Passare per il suo blog é una delizia per gli occhi!
Diane Lampe ha avuto l'originale idea di tradurre nel ricamo la sua passione floreale. Vedere crescere e riempire di colore i suoi giardini, deve averle suggerito di riversare sulla stoffa la meraviglia creata dalla natura. I libri della Lampe, ci deliziano per la miriade di fiori resi in modo del tutto realistico. 
Viene voglia di sperimentare non solo con l'ago ma anche in giardino! 

I due libri di questa autrice che ho consultato sono Embroidery from the Garden e Embroidery for all seasons.
Il primo è stato pubblicato nel 1997 e racchiude un singolare studio dei fiori del Sud Africa, con cui devo ancora cimentarmi.
Nel 2006 Diane Lampe ha pubblicato Embroidery for all seasons, che riunisce Embroidered Garden Flowers e More Embroidered Garden Flowers. Nel testo troverete le spiegazioni per realizzare i famosi quattro giardini stagionali, un Cottage Garden e il più recente Kardinal Rose Garden.
Sarebbe bello riuscire a farne tanti quadretti da appendere!


Nell'Embroidery for all seasons, l'esperienza ventennale dell'autrice si traduce in un manuale esile e di facile consultazione. Il Flower Glossary contiene non solo le illustrazioni delle singole specie di fiori, ma anche particolareggiate istruzioni circa i punti da impiegare e i colori del brand DMC. Il glossario é strutturato secondo l'ordine alfabetico dei fiori e gli ornamenti tipici dei giardini (steccati, fontane) e gli animali che li popolano (gatti, farfalle) vengono inseriti alla fine.
Non mancano i consigli per il lavaggio, la stiratura del manufatto finito e vi è una singolare attenzione alle ricamatrici mancine, che troveranno gli schemi riproducibili "a specchio".
La buona riuscita degli steli e boccioli scelti dipenderà dalla fedeltà ai colori suggeriti dall'autrice, più che dai punti impiegati...che non vi spaventino perchè facilissimi!


Flower sampler

Sfogliare Embroidery for all seasons mi ha divertita e credo che tornerò presto su questo testo per altri lavori che ho in mente.
Per ora questi sono stati i risultati: due porta lingerie (nelle due versioni del "sacchetto" e "bustina", che misurano circa 40 x 40 cm), il cui delizioso schema con i cuori rivisitato per l'occasione, devo a Claudia del blog Lavanda e Lillà (http://lavandaelilla.blogspot.it/).
Il cuore centrale è stato rienpito con i fiori più noti, mentre i due cuoricini laterali sono a punto rodi; i rami che li uniscono a punto palestrina, le fogliette a punto spina.
 
porta lingerie a sacchetto


particolare del cuore centrale



porta lingerie a bustina

particolare del cuore centrale


venerdì 25 luglio 2014

Anastasia

Da un candido lenzuolino di cotone, come affacciati da una veranda, fanno capolino tre simpatici orsetti che andranno a cullare i dolci sonni della piccola Anastasia.


Il nome della neonata é stato ricamato in rosa a punto mosca, ispirandomi ai lavori di Elisabetta (http://elisabettaricami.blogspot.it), costellato da cuoricini a punto ombra che si muovono sopra le teste degli orsacchiotti, come goccioline di pioggia rada.
I tre cuccioli veglieranno sui dolci sonni della loro bimba.



giovedì 24 luglio 2014

La piccola principessa Mia

Mia ora ha un anno; questo sacchetto é stato regalato alla sua mamma quando la piccolina é nata. Le é stato utile nei primi mesi di vita per portare il cambio e ora verrà usato per il nido.
Il ricamo é stato eseguito su lino bianco e il disegno appartiene al n. 216 dei decalcabili di Mani di Fata.


Il nome della bimba é impreziosito da volute a punto mosca e boccioli di rosa.


Farà un gran figurone a scuola con le sue amiche!